
Nel richiamare le pronunce della CEDU che ha condannato le sanzioni nei confronti dei giornalisti che hanno pubblicato finanche intercettazioni illegali, il presidente Iacopino ha sottolineato che è dovere dei giornalisti fornire le notizie e che essi non possono essere i custodi dei segreti procedimentali.
La deontologia professionale pone a carico dei giornalisti precise responsabilità che essi sono chiamati ad esercitare avendo come discrimine l’interesse pubblico che può sussistere anche nelle ipotesi in cui non è dato rilevare un reato.
Sotto questo profilo è da rivalutare il ruolo dell’Ordine rafforzando il suo potere di intervento per evitare gli abusi di chi si trasforma in “buca delle lettere” pubblicando atti privi di interesse.