Settanta scuole premiate, ottocento studenti presenti e circa cinquecento giornali scolastici in gara: sono questi i numeri principali della IX edizione di “Fare il Giornale nelle Scuole” la manifestazione promossa dall’Ordine dei giornalisti che si è conclusa questa mattina a Benevento. Qui, in una due giorni tutta scuola e giornalismo, giovani studenti-redattori provenienti da ogni parte d’Italia, hanno partecipato alla kermesse strutturata su due momenti. Ieri pomeriggio, presso il teatro De Simone si è tenuto il convegno “Quale informazione nel mondo dello sport” a cui hanno partecipato Guido D’Ubaldo del Corriere dello Sport, Fabrizio Bocca inviato di La Repubblica, l’ex calciatore oggi opinionista Francesco Colonnese e il Segretario Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Giancarlo Ghirra. In un momento di dibattito-confronto si è analizzata la trasformazione subita dal giornalismo in generale e quello sportivo in modo particolare: evoluzione che è possibile ricondurre a più motivazioni. La prima è sicuramente l’imperversare della nuova tecnologia e dei nuovi media mentre, la seconda, è da ricondurre all’evolversi del modo di comunicare e all’introduzione di nuove figure professionali. Una fra tutte quella degli uffici stampa che sempre più spesso si pongono come filtro tra il giornalista e la sua “fonte”.
Questa mattina, invece, nel centralissimo teatro San Marco si è svolta la cerimonia di premiazione moderata dal giornalista Andro Merkù. Sul palco, oltre ai componenti del gruppo di lavoro presieduto da Giovanni Fuccio anche il Segretario del Cnog Giancarlo Ghirra e il sindaco di Benevento Fausto Pepe che, oltre a sostenere la bontà del’iniziativa, ha evidenziato l’importanza dell’informazione nella società moderna. Nonostante il clima festoso dell’appuntamento non sono certo mancati spunti importanti come l’appello lanciato proprio dal coordinatore del gruppo di lavoro e recepito anche dal Segretario dell’Ordine: “E' venuto il momento per fare entrare nelle scuole una materia nuova – ha detto Giovanni Fuccio - l’informazione e la comunicazione devono partecipare alla formazione delle coscienze dei giovani”. Un interscambio, quello tra istituzione scolastiche e ordine dei giornalisti che presto potrebbe concretizzarsi con l’intervento del ministero, in vere e proprie lezioni sulla stesura di un articolo. “L’informazione, libera e corretta, è alla base della democrazia di un Paese e misura la civiltà di un popolo - ha detto il segretario Ghirra – più un paese è evoluto più il mondo dell’informazione è libero, ricco di fonti e poco condizionato”.