
“Gentile Presidente, l'8 maggio 2015 nel corso della trasmissione televisiva 'Pomeriggio 5' di Canale 5 tra le ore 17:40-18:30 nell'ambito del 'caso di Alessandro (presunto colpevole di omicidio) e di Stefania (presunta vittima dell'omicidio)' sono stati trattati argomenti e temi evidentemente inadeguati per la fascia ma soprattutto per i contenuti. La conduzione delle interviste, in contraddittorio tra i parenti della defunta e del presunto colpevole, è stata effettuata dalla Signora Barbara d'Urso senza la presenza di alcun giornalista.
Nel programma sono state indicate, tra l'altro, abitudini e pratiche sessuali dei 'personaggi' coinvolti, violenze sessuali di cui la defunta sarebbe stata oggetto in precedenza da parte di congiunti/affini, citati referti medici e loro autori nonché persone terze estranee alla vicenda. Conoscendo la sensibilità del Garante, da ultimo con la nota n. 13081/99338 del 4 corrente mese relativa all'arresto di Massimo Giuseppe Bosetti, per il quale l'Ordine dei Giornalisti ha attivato tutte le iniziative di competenza, alla luce delle segnalazioni e sollecitazioni pervenute circa la trasmissione di cui si tratta, si ha motivo di ritenere che non mancheranno da parte di codesta Autorità, indipendentemente dalla posizione di notorietà o dal rilievo pubblico dei personaggi interessati, ovvero dal clamore mediatico del caso, le iniziative necessarie per l'applicazione, che prescinde dalla iscrizione all'Albo, della 'particolare disciplina di cui agli artt. 136 -139 del codice per la protezione dei dati personali (d.lgs. 30 giugno 2003 n.196) - tesa a contemperare il diritto all'informazione la libertà di stampa con i diritti della persona, in particolare quello alla riservatezza' come si legge nella citata nota, nonché a proibire la divulgazione di informazioni personali e sensibili che non rientrano nell'esercizio legittimo del diritto di cronaca. Si conferma la disponibilità a fornire la documentazione relativa alle segnalazioni pervenute. Cordiali saluti. Enzo Iacopino”.